Cosa sono i rifiuti di EPS?
Scoprite cos’è un rifiuto di EPS con la nostra guida informativa, realizzata da Mil-tek.
Cosa sono i rifiuti di EPS?
L’EPS, conosciuto anche come polistirene espanso o polistirolo, è un diffuso materiale plastico da imballaggio composto per il 98% da aria. Grazie alla sua leggerezza e alle buone proprietà isolanti, l’EPS è ampiamente utilizzato per imballare prodotti elettronici, mobili, alimenti e così via. Inoltre, viene utilizzato anche nella produzione di prodotti come posate, bicchieri monouso, vassoi, ecc. Tuttavia, nonostante la sua popolarità, si pone un problema non indifferente per quanto riguarda lo smaltimento dei prodotti e degli imballaggi in polistirene. Essendo ingombrante, il materiale occupa molto spazio nei cassonetti, che si riempiono più rapidamente e devono essere svuotati più frequentemente.
Contaminazione con polistirene
Ogni anno la maggior parte del polistirene espanso finisce in discarica e, poiché non è biodegradabile, l’EPS si decompone solo dopo centinaia o migliaia di anni. Inoltre, anche se l’EPS finisce in discarica, il vento può trasportarlo, causando l’inquinamento dei bacini idrici e mettendo a rischio la vita degli animali marini. Per esempio, i pesci possono consumare il polistirolo e i predatori marini più grandi potrebbero mangiare i pesci contaminati. Se il polistirolo si rompe, gli animali possono mangiarne i piccoli componenti, che potrebbero causare un blocco intestinale o il soffocamento. Ma i rifiuti di EPS non minacciano solo la vita marina: sono pericolosi anche per l’uomo. Secondo le ricerche mediche, lo stirene (il monomero plastico utilizzato per produrre il polistirene espanso) è un possibile cancerogeno per l’uomo. Inoltre, il monomero deriva dal gas naturale o dal petrolio, che non sono rinnovabili, con conseguenti problemi ambientali.
Esiste una soluzione per lo smaltimento dell’EPS?
Non è risaputo, ma l’EPS è completamente riciclabile: è possibile riutilizzare il materiale pulito durante il processo di produzione di nuove scatole di polistirolo. Il settore dell’EPS ha creato delle infrastrutture per consentirne il riciclaggio a livello globale, per cui oggi molti clienti e aziende riciclando il polistirene puntano sulla sostenibilità. In questo modo si evita che il materiale diventi un rifiuto e lo si trasforma invece in risorse preziose.
Esistono diverse opzioni per ridurre i rifiuti derivanti dagli imballaggi in EPS:
- Ridurre: l’utilizzo dell’EPS può essere ridotto grazie all’ottimizzazione del design della confezione, riducendo così l’impatto ambientale.
- Riciclare: gli imballaggi in EPS possono essere rilavorati per ottenere nuovo materiale da utilizzare per scopi diversi; ad esempio, possono essere trasformati in materiale di recupero per mobili da esterno.
- Riutilizzare: ci sono diversi modi per riutilizzare gli imballaggi in EPS; ad esempio, gli imballaggi multi-viaggio per il trasporto di alimenti parzialmente assemblati.
- Recuperare: il potere calorifico dell’EPS è superiore a quello del carbone, il che lo rende sicuro da bruciare negli inceneritori o negli impianti di recupero energetico senza provocare fumi dannosi per l’ambiente.
Introdurre un programma di riciclaggio per proteggere l’ambiente
È fondamentale essere consapevoli dell’impatto dei rifiuti in EPS sull’ambiente e adottare delle misure per eliminare il pericolo. Tutti sono responsabili della riduzione dell’impronta di carbonio, soprattutto le aziende. Fortunatamente, è possibile farlo implementando un programma di riciclaggio valido, come la compattazione. L’uso di un compattatore offre molti vantaggi, tra cui la riduzione dei costi, la convenienza e il raggiungimento degli obiettivi di riciclaggio. L’attenzione per l’ambiente è fondamentale al giorno d’oggi, ma è anche un modo per risparmiare denaro, spazio e tempo nella vostra azienda, gestendo i rifiuti in modo più efficace.
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